Mazzi di carte italiane
Infatti, secondo la classificazione corrente ci sono 16 mazzi suddivisi nel modo seguente:
1) a semi italiani: Bergamasco, Bresciano, Trentino, Trevisano, Triestino
2) a semi spagnoli: Piacentino, Romagnolo, Napoletano, Siciliano, Sardo
3) a semi francesi: Piemontese, Genovese, Ticinese, Milanese, Toscano
4) a semi tedeschi: Salisburghese
Le carte a semi italiani e spagnoli hanno i semi seguenti:
- i semi di bastoni
- i semi di coppe
- i semi di denari (detti anche ori)
- i semi di spade
- i semi con le figure fante (o donna), cavallo e re
Mentre le carte a semi francesi hanno i semi seguenti:
- I semi di cuori
- I semi di quadri
- I semi di fiori
- I semi di picche
- I semi con le figure fante, donna e re.
E infine le carte a semi tedeschi che si usano principalmente nella provincia di Bolzano hanno:
- I semi di Cuori
- I semi di Ghiande
- I semi di foglie
- I semi di campane
Noi ci soffermiamo a quelle che abbiamo nel nostro negozio e che potete scegliere noleggiando solo per 5 gemme.
Cominciamo con le napoletane che infatti sono le più diffuse in Italia e la nostra prima scelta per i nostri giochi.
Le carte napoletane sono carte in stile spagnolo. Sono tra le carte regionali più diffuse in Italia. L’elemento che li distingue è il Gatto Mammone. Il mascherone grottesco centrale del tre di bastoni è detto Gatto Mammone per via dei suoi baffoni che ricordano le vibrisse dei gatti. Spiccano anche il cinque di spade con scene di semina, i denari rappresentati in forma di stelle e l’asso dello stesso seme rappresentato come un’aquila a due teste.
Il gioco classico italiano che è giocato principalmente con le carte napoletane è il gioco della Scopa.
Le carte romagnole sono carte in stile spagnolo e assomigliano sia alle carte napoletane sia alle piacentine. In questo mazzo, gli assi ricordano quelli del Nord Italia. Coppe e spade, invece, si avvicinano a quelle del Sud Italia. I bastoni, infine, sono quasi identici a quelli dei mazzi di carte spagnoli.
Le carte siciliane sono simili a quelle spagnole. I bastoni vengono comunemente chiamati anche mazze, e i denari oro. Il mazzo è da 40 carte e le figure sono intere. Probabilmente derivano dal Tarocco Siciliano le cui carte sono simili.
Le carte trevisane, veneziane o venete sono diffuse in tutto il Veneto e in tutto il Friuli e sono a semi italiani. Originariamente le carte di corte erano a figura intera, ma progressivamente, nel XIX secolo, divennero a due teste. I denari sono gialli e azzurri e decorati in modo molto delicato. Di questo seme (noto anche come ori), il sette e il dieci assumono, come anche in altre regioni, l’appellativo belo (bello).
Le carte piacentine sono carte in stile spagnolo. Il mazzo di 40 carte ha figure a due teste. Questo mazzo è diffuso nelle province dell’Emilia occidentale e centrale, nella Lombardia meridionale, Toscana appenninica, nelle Marche, in Umbria e nel Lazio. Nel mazzo piacentino tutte le figure sono in piedi. L’asso di denari rappresenta un’enorme aquila coronata col bollo d’imposta sulla pancia, ed è detto Polla, la Pita o il Pitocco, mentre il cinque di spade ha la particolare caratteristica del motivo vegetale che contraddistingue anche il mazzo romagnolo. Molte delle pose delle figure sono analoghe. Anche l’impostazione generale delle carte numerali è molto simile.
Le carte bergamasche sono carte in stile italiano. Sull’asso di bastoni è presente il motto “VINCERAI”. L’asso di coppe, come anche nelle carte trentine e bresciane, presenta una forma a fontana e ricorda all’emblema della famiglia Sforza. I denari sono chiamati “ori” e sono rossi e neri. L’asso di ori è un grande cerchio giallo e arancione.
Ognuno ha le proprie preferenze di carte a scegliere nel gioco e questa è la cosa più bella. E noi vi abbiamo dato questa possibilità di spiccare. Il gioco diventa più vario e più interessante usando diversi mazzi di carte.
In Italia ci sono più o meno la stessa quantità di dialetti che la stessa quantità di mazzi di carte diverse. E mentre in dialetto risulta molto spesso impossibile capirci tra di noi, usando carte diverse non ci divide. Infatti ci unisce l’amore per il gioco di carte!